Fabio Mauri artista (Roma, 1926 – 2009) è uno dei più importanti artisti dell’avanguardia italiana del dopoguerra. Ha viaggiato e vissuto tra Milano e Bologna fino al 1957, in seguito si è trasferito a Roma per continuare la sua esplorazione nel campo dell’arte.
Nel 1942, fonda la rivista “Il Setaccio” con l’amico Pier Paolo Pasolini. Ha insegnato per 20 anni Estetica della sperimentazione presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.
Fabio Mauri artista: un’autobiografia molteplice
Alla fine del ‘57 realizza i primi “Schermi”, la sua versione del monocromo: la ricerca dell’azzeramento la cui forma mentale attraverserà tutta l’opera di Mauri: lo schermo è la nuova vera “forma simbolica” del mondo. Nel 1964 inizia a riflettere sulla specificità della cultura europea e la individua nell’ideologia, ripensando e riaffrontando il dolore prima rimosso del trauma della guerra. Nascono qui le performance degli anni ‘70 Che cosa è il fascismo, Ebrea, Gran Serata Futurista 1909 – 1939. La finzione è un ulteriore mezzo di complicità con gli spettatori nell’intento di ricreare una rete di sensazioni tra azione e pubblico: dal quadro all’azione, l’idea fuoriesce dai confini della tela, attraverso atti di un passato non ancora smaltito e per sempre intollerabile. L’opera complessa di Mauri diviene un’autobiografia molteplice prestando attenzione al mondo contemporaneo: un’analisi tra destino individuale e storia.
Nel 2009 è stato nominato Gran Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana da Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana.
Mostre più importanti
La sua arte è esposta in Canada, Stati Uniti, Austria, Spagna, Olanda, Germania, Polonia, Svizzera, Jugoslavia e Inghilterra. L’artista ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1954, 1974, 1978, 1993, 2003, 2013 e 2015. Nel 2012 è stato presente al dOCUMENTA (13) di Kassel e al Palazzo Reale di Milano con la mostra Fabio Mauri, The End.