Orticanoodles nasce dall’incontro di Walter Contipelli “Wally” (Carrara, 1977) e Alessandra Montanari “Alita” (Milano, 1975). Muove i suoi primi passi sui muri di Milano tramite la tecnica dello stencil, in cui si distingue per capacità tecnica e sperimentazione. Nel 2004, Orticanoodles è nella TSO crew. Dalle prime sperimentazioni nasce il nome che oggi identifica un grande gruppo di produzione divenuto factory di curatela e produzione per altri artisti. Il riferimento all’ortica, pianta infestante è anche ispirato al nome del quartiere milanese di Ortica, in cui Orticanoodles risiede. Attorno al 2006, sono numerose le immagini associate alla coppia e che diventano soggetti dei primi dipinti: la rana, il cuore spinoso e una forchetta con noodles urticanti sono alcune delle più rappresentative. Con lo stencil viene plasmato un immaginario pop che si esprime prevalentemente mediante ritratti iconici. Vista la dimensione sempre più estesa delle opere nate grazie a commissioni pubbliche, nel 2013 mette a punto una tecnica ricollegabile a quella antica dello spolvero. Ottiene riconoscimento internazionale grazie al virtuosismo nell’uso degli stencil, ed è invitato a partecipare a manifestazioni come il Cans Festival, organizzato da Banksy (Londra 2008) e Stencil History X (Parigi 2008). Nel 2010 la galleria Itinerrance di Parigi gli dedica una personale, nel 2010 è al Mart di Rovereto nell’ambito della collettiva dedicata alla Stencil Art, mentre nel 2013 il collettivo partecipa alla mostra epocale Tour-Paris 13, a Parigi. Tra le commissioni di aziende private si segnalano ENI, Allianz, Credit Agricole, Cariparma, Biffi, Boston Consulting. Gli interventi di Orticanoodles si trovano in varie città italiane oltre a Milano, tra cui Bologna, Carrara, Napoli, Lecco, Massa, Mantova, Catania, Verona. Ha lavorato a Djerba in Tunisia, ha ritratto Joseph Beuys a Dusseldorf, Gilberto Gil a Rio de Janeiro, oltre ad aver lavorato ad Amsterdam, Misurata, Pechino, Rosenthal. La Torre Allianz di Milano entra nel Guinness dei primati grazie a quasi 3 chilometri quadrati di pareti interne dipinte dal collettivo Orticanoodles. Gli artisti si occupano dal 2011 di progetti di arte partecipata, riconoscendo l’importanza del coinvolgimento attivo della popolazione che normalmente abita i luoghi interessati dall’arte urbana. Tra questi il progetto OrMe, dedicato al quartiere Ortica, è diventato un punto di riferimento per il muralismo a Milano, dimostrando come l’arte urbana possa creare sinergie positive tra espressione artistica, inclusione sociale e valorizzazione di aree urbane trascurate dai programmi di riqualificazione.
Orticanoodles
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