Curato da Giuseppe Pizzuto
Testo critico di Lucie Touya
L’Atlas (1978, vive e lavora a Parigi) è una delle figure più riconosciute dell’Urban Art a livello internazionale, già consacrato da prestigiose istituzioni come il Centre Pompidou, il Palais de Tokyo, la Fondation Cartier e il Grand Palais a Parigi.
L’artista inizia il suo percorso negli anni ’90 con i graffiti, prendendo il nome dal titano greco Atlante per la sua dimensione globale. Dopo un lungo viaggio tra Marocco, Egitto e Siria, dove studia dai maestri diversi tipi di calligrafia, arriva all’ideazione di una propria personale tipografia, che grazie all’unione di differenti influenze e culture ambisce a diventare una scrittura universale. I riferimenti dell’artista vanno dall’archeologia alla geografia, dall’astronomia alla mitologia greca, dalla filosofia orientale all’architettura urbana. L’Atlas tende all’astrazione geometrica, con diretti richiami all’Arte Cinetica, alla Land Art e alla Optical Art. I suoi interventi tipografici e quasi astratti creano labirinti e bussole che si stagliano nello spazio pubblico, talvolta frutto di performances collettive.
La mostra Transversal, come il titolo stesso suggerisce, percorre “trasversalmente” la produzione dell’artista, dalle opere incentrate sulle rielaborazioni calligrafiche fino ai suoi lavori più recenti, dove la grafia è appena percepibile oppure scompare totalmente raggiungendo l’astrazione geometrica. Nelle opere di L’Atlas i segni, piani, diagonali, linee trasversali e punti di intersezione danno forma a una rappresentazione grafica dell’universo; un universo che si rivela oggi infinito e non misurabile. Questa figurazione astratta, fatta di formule e numeri, interpreta i fondamenti matematici in chiave visiva. In questo senso, i lavori di L’Atlas assecondano il costante bisogno dell’uomo di attribuire un’immagine all’infinito.
L’artista ha prodotto appositamente per Transversal una nuova serie di opere su vetro e su legno. In mostra sono state inoltre presentate delle stampe, delle opere in acrilico, aerosol e lacca sia su tela che su legno. Prima dell’inaugurazione della mostra, L’Atlas ha realizzato un intervento nello spazio pubblico a Roma.
L’artista è stato presente in occasione del vernissage e ha firmato personalmente alcuni dei suoi cataloghi Atlas 2002-2012 (Éditions Lutanie).
La mostra Transversal ha fatto parte del nuovo progetto artistico di Wunderkammern, Limitless, già iniziato con l’artista spagnolo Sam3. Il progetto è proseguito portando in galleria altri importanti artisti della scena internazionale della Street Art: Sten&Lex (Italia), Alexey Luka (Russia) e Jacopo Ceccarelli a.k.a. 2501 (Italia). Il progetto ha esplorato il concetto di limite nelle sue possibili forme e manifestazioni, designando l’Arte come il mezzo preferenziale per il superamento delle barriere a cui siamo quotidianamente sottoposti e per una riflessione sulla realtà illimitata.