Angelo Bellobono (Nettuno, 1964) è un artista visivo con sede a Roma, New York e Imlil (Marocco). Dopo aver trascorso due decenni come maestro e allenatore di sci, Bellobono ha vissuto in varie catene montuose di tutto il mondo.
Angelo Bellobono: artista della chimica delle emozioni
Il ghiaccio e la montagna sono elementi metaforici frequenti nel suo lavoro: il primo rappresenta la memoria archivistica del pianeta e il secondo simboleggia i cardini che collegano culture diverse anziché dividerle. Attraverso dipinti, disegni, video e performance Bellobono indaga le questioni di appartenenza e d’identità, rompendo stereotipi e decontestualizzando persone, oggetti e concetti. Avendo viaggiato per molti anni in tutto il mondo, Bellobono ha visto come i rapidi cambiamenti sociali e geopolitici hanno influenzato le persone, costringendole a vivere in culture al di fuori della propria. Gran parte del suo lavoro indaga gli sforzi dell’individuo per mantenere la propria identità, un luogo cui appartenere o cercarne di nuovi. Un senso di drammatica ironia pervade molte delle sue opere che danno forma alla chimica delle emozioni, esplorando il modo in cui la biochimica si traduce in comportamento umano. Questo emerge in modo sorprendente nei suoi ritratti che evocano le porzioni nascoste dei paesaggi umani, suscitando emozioni attraverso ciò che resta invisibile.
Nel 2011 Bellobono ha creato il progetto Atla(s)now per sviluppare una piattaforma comunitaria nella catena montuosa dell’Atlante del Marocco in cui arte e sci sono mezzi di sviluppo economico e sociale. Il progetto include un programma di residenze d’arte che coesiste con diverse altre attività economiche volte a sostenere e integrare la comunità locale.
Mostre più importanti
I suoi lavori sono stati esposti in varie mostre internazionali in città come Calcutta, Nuova Delhi, Bruxelles, Il Cairo. Angelo ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma e alla IV e V Biennale di Marrakech e ha esposto in spazi pubblici e privati come la Fondazione Volume e la Galleria Wunderkammern a Roma, la Galleria Envoy a New York e la Changing Role a Napoli. Inoltre nel 2002 è stato tra i finalisti del Premio Lissone; nel 2005 ha vinto il Premio Celeste per la pittura; nel 2009 ha vinto il premio dell’American Artslant Award nella sezione Disegno; nel 2011 è finalista per il Combat Prize; nel 2012 è tra i finalisti per il premio Portali dello Scompiglio; nel 2015 è stato invitato come relatore al TEDxRome. Le sue opere sono conservate in varie collezioni pubbliche e private. Negli ultimi anni l’artista ha partecipato a mostre come: Linea Appennino 1201, presso AlbumArte (Roma, 2019) e Paesaggi difficili presso il MARS (Milano, 2018).