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Stik

Stik (Hackney, East-London, 1979) è uno street artist inglese la cui vita privata è ancora sconosciuta.

Stik: biografia

Dell’artista Stik si sa solo che è autodidatta e che per anni ha vissuto in rifugi per senzatetto. La sua carriera è iniziata quando, poco più che ventenne, ha iniziato a dipingere murales non ufficiali e socialmente consapevoli sui muri laterali degli edifici della sua città natale, Hackney, nel 2001.

Stik: opere e tecnica

Lo stile di Stik è semplice e i suoi omini stilizzati prendono vita dall’assemblaggio di figure di base, come punti, linee e cerchi. Nelle sue opere Stik utilizza una tavolozza essenziale di bianco e nero, talvolta accompagnata da colori tinta unita sgargianti applicati in modo piatto. Nonostante la loro semplicità, i suoi lavori sono portatori di messaggi forti. Sono sempre progettate pensando alla comunità e trasmettono le posizioni dell’artista sulle cause sociali in cui Stik crede e per cui si batte: i senzatetto, la solidarietà, i diritti della comunità LGBTQ+, la promozione dell’arte e la distruzione delle case popolari. Uno dei murales più noti ed amati di Stik, Big Mother, è ,8,2 metri di altezza, è stato il murale più alto della Gran Bretagna. In quest’opera, Stik raffigura una madre e un bambino che guardano con tristezza lo skyline di Londra ovest. Il murale è stato demolito, ma Stik ha permesso agli abitanti del luogo di salvarne una parte, mettendola all’asta in modo che potessero beneficiare del ricavato. L’opera di Stik Holding Hands è uno dei suoi soggetti più importanti e iconici: due omini stilizzati rivolti in direzioni opposte che si tengono per mano in segno di amore e solidarietà universale.

Stik: beneficenza e solidarietà

Data la sua esperienza personale come senzatetto, Stik ha più volte dichiarato di sentirsi in debito con la comunità che, soprattutto all’inizio della sua carriera, lo ha sostenuto e gli ha permesso di diventare quello che è oggi. Per questo motivo, ogni sua opera è concepita come una donazione alla comunità. Ne è prova il fatto che lo street artist Stik ha affidato in più occasioni le sue opere a famose case d’asta come Christies e Sotheby’s affinché il ricavato fosse devoluto in beneficenza. Un altro esempio risale al 2018, quando una rara scultura realizzata dall’artista per suo volere è stata messa all’asta da Christies per aiutare la compagnia teatrale per senzatetto Cardboard Citizens e finanziare progetti teatrali locali.

Stik: murales e collaborazioni

Le opere di Stik sono state protagoniste di importanti collaborazioni, tra cui quelle con Amnesty International e il collettivo Reclaim the Streets. Oggi i suoi muri sono visibili in Europa, America e Asia e le sue opere sono sempre più rare e ambite dai collezionisti.

Mostre correlate

Stik, Blek le Rat, Invader, Shepard Fairey, Miaz Brothers
Milano
31 maggio - 24 giugno
da lunedì al sabato, 10-14, 15-19

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