Avete presente come funziona uno stencil? E’ una sagoma di cartone, né più né meno. Spruzzando il colore all’interno del ritaglio ottieni subito la tua forma impressa su parete. La possiamo chiamare arte express, il tuo messaggio è pronto più velocemente di un caffè. Ecco è stato Blek Le Rat ad inventarlo, o meglio, ad utilizzare per la prima volta questa tecnica come espressione artistica per le strade della sua Parigi. Se lo sentiva Blek, quando impresse il suo primo stencil su muro, un topo, nel 1981, che quel gesto aveva una portata rivoluzionaria. Quel che ancora non poteva sapere, però, è che proprio quel gesto avrebbe dato il via al più grande movimento artistico del ventesimo secolo: la Street Art.
Blek Le Rat, Xavier Prou per gli amici, è il papà dello stencil. Parigino, studente di architettura, scopre per la prima volta il mondo dei graffiti durante un viaggio a New York negli anni ‘70. Ne rimane folgorato. Tornato in patria capisce di voler applicare quello che aveva visto a New York nelle strade di Parigi, ma con una tecnica diversa, che meglio si adattasse all’architettura della sua città. Gli viene in mente lo stencil, una tecnica che aveva visto per la prima volta in un viaggio a Padova: era rimasto colpito dalle raffigurazioni del Duce impresse a stencil ancora visibili sui muri della città veneta negli anni ‘60. Da lì, l’idea. Armato di cartoncino e bomboletta, traccia per la prima volta la sagoma di un topo, si firma Blek Le Rat. Il topo un po’ perché ci sono più topi a Parigi che persone, un po’ perché simbolo di libertà, di contaminazione, un animale capace di portare il virus – l’arte – rapidamente in tutta la città. E poi, è l’anagramma di Art.
Disseminati migliaia di ratti per le vie di Parigi, Blek inizia a creare dei personaggi a grandezza naturale, il loro ruolo è attirare l’attenzione dei passanti su tematiche sociali o politiche, o semplicemente uno spunto di riflessione o di poesia: mendicanti, senza-tetto, politici, giornalisti, personaggi storici, stars, artisti, anonimi cittadini, danzatrici , musicisti o icone dell’arte. Più di quaranta personaggi e storie diverse popolano grazie a Blek le città di tutto il mondo. “Bring art to the people” è la sua filosofia. Il David di Michelangelo esce per la prima volta dalla porta del museo per tornare nelle strade, tra la gente (ma armato di kalashnikov).
Una decina di anni più tardi, Banksy inizia a creare i suoi primi stencil per le strade di Bristol. Ma non ci sarebbe nessun Banksy senza Blek Le Rat. Come lui stesso ammise: “Every time I think I’ve painted something slightly original, I find out that Blek le Rat has done it as well, only twenty years earlier.”
Se oggi possiamo parlare di Street Art, lo dobbiamo a colui che per primo ebbe l’intuizione di fare dei muri la sua tela e della pittura a spray il suo mezzo per portare l’arte tra la gente. Grazie, Blek Le Rat!