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Borondo: Street Art espressionista

Tra gli artisti più interessanti della sua generazione, lo street artist Borondo ha realizzato interventi in tutto il mondo. Oggi qui sul nostro blog di Street Art vogliamo parlarvi proprio di questo incredibile artista spagnolo.

Classe ’89, Gonzalo Borondo cresce a Segovia, in Spagna e presto si trasferisce a Madrid e poi a Roma dove studia all’Accademia di Belle Arti.
La formazione artistica di Borondo comincia dalla pittura figurativa, grazie al suo incontro al pittore Jose Garcìa Herranz. Partendo da questi presupposti e da una grande tecnica, Borondo si sposta progressivamente verso la Street Art e verso le grandi opere murali. In una prima fase l’artista spagnolo sperimenta differenti tecniche (dalla pittura ad olio al carbone) e supporti (come il vetro, il fieno, la ceramica e il legno). Le primissime opere nello spazio pubblico sono datate 2007, e già racchiudono il cuore della ricerca artistica di Borondo, ovvero l’indagine della psiche umana.

Borondo, Logout (2013), via Scalo San Lorenzo 89 – Roma, curatore Stefano S. Antonelli,
Credits 999Contemporary

Borondo: arte espressionista

Ma perché potremmo definire l’arte di Gonzalo Borondo come “espressionista”? Sicuramente per il fatto che l’artista, attraverso uno stile molto personale e riconoscibile, tenda ad esaltare ed esasperare il lato emotivo della realtà, un suo personale e sensibile punto di vista, talvolta lontano dalla realtà oggettiva. Ne conseguono così opere potenti, ricche di pathos e dramma, che ben si collocano nello spazio urbano, per nulla sterile e perfetto.

Borondo, The Origin of the World (2016), realizzato per il St. ART India Festival a Dehli, Credits Blind Eye Factory

Borondo ha realizzato interventi in tutto il mondo e ha partecipato a festival come come Urban Nation (Berlino, 2016), Mural Social Club (Kiev, 2016 ), Muro-Festival de Arte Urbana LX_2016 (Lisbona, 2016) e Outdoor festival (Roma, 2012). Lo street artist ha anche vinto il premio “Golden Street Art” 2020 per la sua bellissima opera Trompe l’oeil realizzata a Boloigne-sur-mer. Ricordiamo anche l’opera Chained che ha realizzato a Milano, presso l’Università Bicocca, nel 2015 in collaborazione con l’artista Edoardo Tresoldi. Chained rappresenta un uomo che scavalca un muro, aiutato da un gruppo di giovani in fondo: aiutarsi e collaborare aiuta a raggiungere obiettivi.

Borondo e Edoardo Tresoldi, Chained (2015), Università degli Studi di Milano-Bicocca,
Credits Mariasole Doria

Sicuramente Gonzalo Borondo è un artista da tenere d’occhio! A prestissimo con nuovi aggiornamenti😉