A cura di Giuseppe Ottavianelli
Testo critico di Anna Cestelli Guidi
Alexey Luka (Luchko), nasce nel 1983 a Mosca, dove attualmente vive e lavora. Tra i più talentuosi ed influenti giovani artisti della scena dell’arte contemporanea russa, Luka ha partecipato ad importanti progetti internazionali, tra i quali l’LGZ Festival di Mosca nel 2013 e il progetto Le M.U.R. XIII a Parigi nel 2014, ed ha recentemente realizzato un’installazione commissionata da Pirelli, che è stata esposta all’Hangar Bicocca di Milano e presentata da Achille Bonito Oliva.
Proveniente da studi di architettura, l’artista russo ha sviluppato uno stile unico e distinguibile, basato sull’utilizzo di forme geometrico-astratte e variazioni cromatiche. Perfettamente a suo agio con differenti tecniche, vernice spray, pittura acrilica, scultura e collage, Alexey Luka realizza complesse composizioni nelle quali i colori e le linee geometriche interagiscono tra loro, creando una sorta di puzzle da decifrare. L’osservatore è lasciato quindi alla ricostruzione e alla conseguente interpretazione dell’immagine, partendo proprio dai colori che suggeriscono delle forme: volti, personaggi e paesaggi si alternano in un gioco percettivo che attiva la nostra immaginazione. Attraverso la composizione e la scomposizione delle forme e gli accostamenti cromatici, con referenze al Costruttivismo e Neoplasticismo, l’artista ambisce a raccontare una storia, a suggerire una situazione o una visione, in maniera del tutto insolita ed originale.
Nelle nuove opere realizzate per la mostra Being here a Wunderkammern, Alexey Luka esplora il concetto di casa. Molti aspetti afferenti a questo concetto sono capaci di esercitare sulle persone un’influenza rilevante: il background e la storia famigliare, la cultura del paese in cui sono nate, gli usi locali del posto in cui vivono, e anche la stessa quotidianità hanno infatti un peso sulla formazione della personalità, e sul modo in cui tutti riflettiamo e agiamo. Il nostro passato personale interagisce col presente, modellandoci e conferendoci un’idea di appartenenza e di identità, la sensazione di una casa sicura. Tuttavia, questi sentimenti possono nascondere degli schemi mentali di autoinganno, di accondiscendenza e di conformità ai valori e all’etica del gruppo, che ignorano una valutazione realistica di altre linee d’azione. In realtà, molti trovano ciò di cui davvero hanno bisogno, la loro interiorità, la loro volontà indipendente, soltanto quando sono lontani dalle loro case. Being here indaga proprio questa relazione tra l’ambiente di riferimento e l’individualità, facendo emergere quanto quest’ultima possa essere riscoperta al di fuori dei confini geografici e culturali in cui siamo cresciuti.
Alexey Luka ha presentato opere d’arte inedite, sculture in legno, collages di legno su tela e collages di carta, realizzati in galleria appositamente per la mostra Being here. Il testo critico della mostra è stato curato da Anna Cestelli Guidi. Come anteprima della mostra Alexey Luka ha realizzato un impressionante intervento murale pubblico a Torpignattara, intitolato Straniera, nell’ambito delle Giornate di Mosca (26 – 30 maggio 2014) ed inaugurato con la presenza del Ministro del Dipartimento degli Affari Esteri del Governo del Comune di Mosca.
La mostra Being here è la quarta del nuovo progetto artistico di Wunderkammern Limitless, e segue le personali degli artisti Sam3 (Spagna), L’Atlas (Francia) e Sten Lex (Italia). Il progetto si è concluso con la mostra dell’artista Jacopo Ceccarelli a.k.a. 2501 (Italia). Limitless ha esplorato il concetto di limite nelle sue possibili forme e manifestazioni, designando l’Arte come il mezzo preferenziale per il superamento delle barriere a cui siamo quotidianamente sottoposti e per una riflessione sulla realtà illimitata.