Curata da Giuseppe Pizzuto
Testo critico di Jacopo Gonzales
MP5 è una delle artiste più promettenti e versatili del momento. Nata a Napoli, ha studiato scenografia teatrale a Bologna e animazione alla Wimbledon School of Art di Londra. Molto attiva nella scena dell’underground e della controcultura europea, MP5 ha legato il suo lavoro nell’ultimo decennio al movimento queer e femminista. Dai suoi studi di scenografia deriva un rapporto stretto e duraturo con il teatro sperimentale, evidente soprattutto nelle sue installazioni audio/video, e che continua a influenzare senza dubbio anche i suoi interventi all’aperto. Le sue immagini in bianco e nero danno forma a miti contemporanei che sottendono una visione critica e politicamente impegnata della realtà. Lavora sia su manifesti, illustrazioni per giornali, disegni, animazioni video o creando opere murali pubbliche. Le sue opere sono state esposte in importanti festival e istituzioni artistiche nazionali e internazionali, come la XII Biennale dei Giovani Artisti Europei e del Mediterraneo, la Triennale di Milano e il MACRO. Ha collaborato nel Regno Unito con la galleria Lazarides e in Francia con la designer e gallerista Agnès B. MP5 è stata inoltre tra gli artisti italiani invitati al progetto La Tour 13 a Parigi e le sue opere sono apparse in numerose pubblicazioni internazionali tra cui Le Monde Diplomatique, Vogue, Wooster Collective, Juxtapoz.
La mostra personale Of Changes è stata un’esplorazione dei concetti di casualità e caos. Come sottolinea lo psichiatra e teorico C.G. Jung, la scienza occidentale si basa sul concetto di causalità considerato come verità assiomatica: tutto ha una spiegazione e una causa secondo consolidate Leggi Naturali. Questa visione è però opposta alla filosofia orientale, che concepisce il tutto come un’accumulazione delle singole componenti, e dove la casualità e le eccezioni sono prese in considerazione. Uno dei pilastri del pensiero orientale è l’I-Ching, noto anche come Libro dei Mutamenti, uno dei più antichi testi cinesi risalente a 2000 anni a.C. Metodo di divinazione e base della filosofia del Caos, il libro vuole rappresentare tutti i possibili stati di cambiamento del cosmo e della vita umana. Il Libro dei Mutamenti rappresenta per MP5 un punto di partenza per una nuova interpretazione della realtà, che diventa nelle sue opere una riflessione sulla crisi politica nella sfera culturale e psicologica del mondo occidentale.
Il progetto di MP5 consiste in una mostra, un intervento all’aperto, una performance audio-video e una pubblicazione. Alla Wunderkammern, MP5 ha presentato nuove opere su legno e carta prodotte appositamente per la mostra Of Changes. L’artista ha fatto un intervento all’aperto nel quartiere di Torpignattara a Roma, una performance audio-video si è tenuta durante l’evento di apertura e il nuovo libro Changes è stato presentato in anteprima in questa occasione.
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