fbpx
Skip to content

OBEY: The Art of Shepard Fairey

OBEY
_MG_8807
_MG_7989
_MG_8004
_MG_9948
_MG_8739
_MG_8056
_MG_8030
_MG_8027
_MG_8041
_MG_8052
_MG_8062
_MG_8878
_MG_0001
_MG_9967
_MG_9975
_MG_7846
_MG_7771
DJI_20240514191319_0033
previous arrow
next arrow

Informazioni mostra

Apertura:

Mostra date:

Location:

Orari di apertura:

Artista:

Partecipa all'evento su Facebook:

16 maggio 2024
16 maggio - 27 ottobre
Fabbrica del Vapore, Milano
dal martedì alla domenica 10 - 19.30 / giovedì 10 - 22
Shepard Fairey

Apertura:

16 maggio 2024

Mostra date:

16 maggio - 27 ottobre

Location:

Fabbrica del Vapore, Milano

Orari di apertura:

dal martedì alla domenica 10 - 19.30 / giovedì 10 - 22

Artista:

Shepard Fairey

Siamo lieti di annunciare la prima mostra museale di Shepard Fairey (OBEY) in Italia!
La mostra è aperta fino al 27 ottobre presso la Fabbrica del Vapore, Milano.

OBEY: The Art of Shepard Fairey è la prima esposizione museale in Italia interamente dedicata a Shepard Fairey (OBEY), uno degli street artist più influenti a livello internazionale. La mostra si terrà dal 16 maggio al 27 ottobre 2024 negli spazi della Cattedrale presso la Fabbrica del Vapore di Milano e offrirà al pubblico un’opportunità senza precedenti di esplorare l’universo artistico di Obey.

La mostra è curata da Shepard Fairey e dalla galleria Wunderkammern in collaborazione con il Gruppo Deodato, coprodotta con la Fabbrica del Vapore e promossa dal Comune di Milano. Organizzazione e curatela di Wunderkammern.

Questa mostra rappresenta un viaggio, senza precedenti in Italia, nell’universo artistico di Shepard Fairey, uno dei più influenti street artist internazionali e testimonia il costante impegno del Comune nel sostenere e produrre iniziative culturali che, attraverso l’arte, incoraggiano riflessioni su temi universali come la pace, l’uguaglianza la giustizia, la tutela dell’ambiente, l’universalità della musica. Nulla è più importante in questo momento storico che sottolineare, come afferma l’artista stesso, che non c’è un noi contro di loro; c’è solo un noi”.
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano

L’itinerario espositivo è stato ideato appositamente per la Cattedrale della Fabbrica del Vapore, concependo lo spazio come fosse una città: da una piazza centrale si diramano cinque differenti percorsi che conducono lo spettatore alla scoperta delle tematiche più rappresentative dell’arte di Obey, attraverso una ricca collezione di opere personalmente selezionate dall’artista: accanto a un corpus di lavori tra i più significativi della sua produzione, saranno presenti numerosi pezzi unici inediti.

OBEYto obey, in italiano obbedire – è la parola che Shepard Fairey sceglie come proprio nome d’arte, in modo provocatorio: OBEY infatti è un termine che lo street artist utilizza in modo coerente in tutta la sua produzione artistica non volendo suggerire all’osservatore un’obbedienza incondizionata e passiva, ma invitandolo a sviluppare un senso critico e a disobbedire alle convenzioni sociali, quando necessario. Dagli inizi alle opere più attuali, la sezione PROPAGANDA è espressione dell’impegno socio-politico di Shepard Fairey. Tra i molteplici lavori spicca HOPE, opera realizzata per la campagna elettorale di Obama e che nel 2008 ha definitivamente consacrato l’artista al successo su scala mondiale.

Le opere di Obey sono icone diventate bandiera di speranza e pace al servizio del popolo. Nella sezione PACE E GIUSTIZIA sono presenti lavori come Defend Dignity, immagine centrale della campagna We The People del 2017, usata dai manifestanti durante le proteste per un’America più inclusiva. Shepard Fairey si schiera a favore delle minoranze anche in opere come Embrace Justice, Muhammad Ali e Voting Rights are Human Rights, sempre visibili in mostra. Il suo desiderio è quello di un futuro migliore e più giusto per l’intera umanità, come cita nella sua opera il futuro è equo (The Future is Equal).

Altra sezione della mostra è quella dedicata all’AMBIENTE. Mediante composizioni armoniose, caratterizzate principalmente da motivi floreali, Shepard Fairey evoca l’immagine di un mondo delicato e fragile, che ciascuno di noi è chiamato a preservare. Obey utilizza delle metafore per raffigurare il nostro Pianeta: una donna con il volto rigato da una lacrima nell’opera Tear Flame, oppure un carico fragile nell’opera OBEY Cargo Fragil. Con Paint it Black, l’artista denuncia una Terra sempre più inquinata, dipinta di nero e suggerisce un miglior uso delle fonti energetiche rinnovabili.

La musica è stata, ed è tuttora, per Obey una grande fonte d’ispirazione: canzoni provocatorie di gruppi come Sex Pistols, Black Flag e Public Enemy hanno accompagnato l’adolescenza di Shepard Fairey. Di questa forma d’arte Obey ammira soprattutto l’accessibilità e la capacità di raggiungere il cuore e la mente delle persone in modo viscerale e diretto. Shepard Fairey emula l’aspetto universale del linguaggio musicale e lo traduce nel proprio stile audace e provocatorio. Nella sezione MUSICA l’artista rende omaggio a idoli musicali come Chuck D, Bob Marley e Joe Strummer, ricordando allo spettatore gli stessi valori e messaggi che essi cantavano nei loro brani. Degne di nota sono le album cover, HPM (multipli dipinti a mano) che l’artista ha ideato come fossero le copertine dei vinili dei suoi artisti preferiti. Molti di essi richiamano il titolo di canzoni, come Countdown to Armageddon dei Public Enemy e Smash it Up dei The Damned.

OBEY: The Art of Shepard Fairey è un compendio dell’arte di Obey dagli inizi alle opere più sofisticate, tipiche della produzione degli ultimi anni. La tecnica di Shepard Fairey, dopo oltre tre decenni, non ha mai perso l’animo punk rock. Alle forme geometriche e alla palette minimalista, composta prevalentemente da rosso, nero e beige, si aggiungono nelle nuove opere composizioni più armoniose e colori più caldi che diventano un piacevole espediente decorativo per bilanciare messaggi sempre più provocatori. Emblematici della sezione NUOVE OPERE sono lavori come Swan Song e Icon Stencil with Flames Study, l’evoluzione più recente dello sticker OBEY nato dall’accostamento di colori psichedelici. Queste e altre opere inedite, prodotte nel 2024, vengono esposte e presentate al pubblico per la prima volta in occasione di questa mostra museale. Nonostante un’elaborazione più complessa, l’essenza dei soggetti iconici e identificativi di Obey rimane invariata e con essi l’artista auspica che la propria arte continui a stimolare nel pubblico una profonda riflessione e motivi a un cambiamento positivo.

OBEY E MILANO

Grazie ad un’idea di Urban Vision Group, la personale di Obey valicherà i confini dello spazio espositivo per vivere anche nella città. La creative-tech media company, guidata dal CEO Gianluca De Marchi, renderà la Street Art di Obey digitale. Fedele alla mission di rendere creatività, cultura e arte fruibili ad un pubblico ampio e trasversale all’interno del contesto urbano, Urban Vision Group esporrà sui suoi maxi impianti digitali di Milano una selezione di opere della mostra.

Infine, Shepard Fairey regalerà alla Città di Milano il suo primo murale in Italia nel quartiere Gallaratese in via Adolfo Consolini 26; ideato nell’ambito della residenza artistica alla Fabbrica del Vapore, verrà realizzato nella cornice del festival di Arte Urbana Manifestival, promosso dalla Fondazione Arrigo e Pia Pini con il supporto di Orticanoodles e Wit Design. Il murales è un manifesto di PACE, tematica profondamente sentita dall’artista e dalla comunità dei cittadini del quartiere Gallaratese: protagonisti di questo progetto condiviso che sono stati coinvolti nella selezione dell’argomento da proporre all’artista.

Il catalogo OBEY: L’Arte di Shepard Fairey è edito da Skira Arte con testi di Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Maria Fratelli, Direttrice Unità Progetti Speciali Fabbrica del Vapore, Edoardo Falcioni e Giuseppe Pizzuto, Curatore e Direttore di Wunderkammern.

La mostra è curata da Shepard Fairey e dalla galleria Wunderkammern in collaborazione con Gruppo Deodato, coprodotta con la Fabbrica del Vapore e promossa dal Comune di Milano.
Organizzazione e curatela di Wunderkammern
Main Sponsor: BOEM
Sponsor: Urban Vision Group e MTN
Radio Partner: Radio 105
Media Partner: Artuu Magazine
In collaborazione con: Rinascente
Sponsor Tecnico: BIG Broker Insurance Group / CiaccioArte


    Inviami il catalogo

    Artisti correlati