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Small wheel, big wheel

Informazioni mostra

Apertura:

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Orari di apertura:

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sabato 8 febbraio 2014, 19:00
dall’ 8 febbraio fino al 22 marzo 2014
Wunderkammern Roma, via Gabrio Serbelloni 124, Roma
Dal martedì al sabato dalle 11 alle 19
Agostino Iacurci

Apertura:

sabato 8 febbraio 2014, 19:00

Mostra date:

dall’ 8 febbraio fino al 22 marzo 2014

Location:

Wunderkammern Roma, via Gabrio Serbelloni 124, Roma

Orari di apertura:

Dal martedì al sabato dalle 11 alle 19

Artista:

Agostino Iacurci

Curata da Giuseppe Pizzuto

Testo critico di Elena Giulia Rossi

Agostino Iacurci (Foggia, 1986) è uno degli artisti italiani più promettenti sulla scena della Street Art. Nelle sue opere dalle forme sintetiche e toni vivi e attraverso un linguaggio essenziale è capace di veicolare molteplici livelli di lettura. L’ironia cinica e intelligente colloca i racconti di Agostino sulla soglia perenne tra innocenza e malizia, serenità e catastrofe, in una tensione tra opposti che è chiave interpretativa dell’intera esistenza.

Dal 2008 l’artista dipinge storie sulla pelle degli edifici e in spazi urbani: ha realizzato interventi per Living Walls ad Atlanta, Bien Urbain Festival a Besançon in Francia, per Outdoor Urban Art Festival 2011 a Roma, alla Saba School insieme agli studenti in Algeria, all’interno del cortile dell’area di massima sicurezza del carcere di Rebibbia a Roma in collaborazione con i detenuti, alla 55° Biennale di Venezia per il progetto B2B, sulla facciata vetrata del Fubon Art Center di Taipei, su Le M.U.R di Oberkampf e su la Tour 13 a Parigi. I suoi lavori sono stati presentati in diverse mostre e festival in Europa ma anche in Giappone, Korea, Russia e Stati Uniti. 

La mostra “Small wheel, big wheel” ha indagato il tema del gioco come momento di sospensione della vita ordinaria e fondazione di nuove convenzioni. Se da un lato il gioco è infatti il luogo della liberazione della fantasia, dall’altro si fonda sull’adesione di una comunità a delle regole rigide, seppur provvisorie. A questo rigore si contrappone una enorme fragilità, data  in  parte dalla sua insita transitorietà, dall’altra dalla possibilità che un imprevisto ne infranga l’incanto. Il gioco è allo stesso tempo “spazio magico” fuori dal tempo (Huizinga, 2002) e “isola incerta”, caratterizzata, nel pensiero di Caillois, “dall’aleatorietà, dall’ambiguità della maschera e dall’effetto squilibrante della vertigine” (Rovatti, 2013, 9).

I lavori in mostra hanno esplorato i delicati e complessi equilibri che si innescano a partire da azioni apparentemente semplici. Limite, azzardo, dedizione, transitorietà, ossessione, sono solo alcuni dei molteplici ingredienti dell’attività ludica che trovano un forte parallelo nei processi creativi della  produzione artistica. In linea con il progetto Public & Confidential, Iacurci pone la sua attenzione sulla dimensione atemporale del parco-giochi: luogo simbolo della scoperta del gioco come pratica sociale e spazio pubblico dove si creano i primi incontri e prendono forma i parametri culturali. Nella mostra sono state presentate nuove opere dell’artista: disegni, dipinti, oggetti ed interventi nello spazio pubblico che concorrono a tracciare il ritratto di un’umanità “teneramente irrigidita” nella riscoperta dell’incertezza.

Come anteprima alla mostra, l’artista ha realizzato l’opera pubblica “Zero infinito” sul muro dell’edificio dell’ I.I.S.S. Di Vittorio-Lattanzio, in via Aquilonia, nei pressi della galleria.

L’artista è stato presente in occasione del vernissage.

La mostra Small wheel, big wheel ha fatto parte del progetto Public & Confidential, che  ha visto coinvolti cinque tra gli street artists più influenti a livello internazionale. Dopo Dan Witz (NY) e Rero (Paris), è stata la volta di  Agostino Iacurci (Roma/Nuremberg), seguito da Aakash Nihalani (NY) e Jef Aérosol (Paris). 

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