A cura di Alice Cosmai e Sara Molho
Avete mai visitato lo Studio Museo Francesco Messina di Milano? Se la risposta è no, avete una buona occasione per rimediare. Dal 16 gennaio al 28 febbraio 2020, con la riapertura delle istituzioni culturali, lo Studio Museo Francesco Messina presenta la prima personale in un museo di Orticanoodles, sponsorizzata da Wunderkammern e Wit Design.
Orticanoodles è un collettivo che nasce a Milano dall’incontro di Walter Contipelli e Alessandra Montanari. Il duo si espande successivamente, diventando vera e propria factory di produzione artistica alla quale si uniscono altri artisti. Il nome vuole richiamare l’unione tra l’ortica, pianta infestante oltre che noto quartiere milanese, e il noodles, un tipo di pasta molto soffice. Dopo i primi murales in spazi urbani, il mezzo espressivo preferito diviene presto lo stencil, che rimarrà un marchio di fabbrica del gruppo attraverso il quale dà vita a un immaginario pop che predilige la rappresentazione di elementi naturali, della figura umana e del paesaggio urbano. Per gli Orticanoodles Milano rimane luogo importante, centro di sperimentazione e creatività: avrete forse notato i bellissimi murales di questi artisti in giro per la città.
Dialogando con lo spazio e reinterpetando le opere di Francesco Messina, con Inside Orticanoodles portano l’arte urbana all’interno dello spazio museale, aprendo a un nuovo inedito confronto. Attraverso la forza espressiva della pittura murale e grazie alle tecniche dello stencil e dello spolvero, già ampiamente utilizzate “outdoor” da Orticanoodles, è possibile notare una commistione interessante tra spazio interno ed esterno, tra le opere scultoree in bronzo del Messina e la freschezza della street art. In particolare Orticanoodles utilizzano una tecnica originale, da loro denominata “codici” che consiste nella giustapposizione di listelli in legno che raffigurano dettagli anatomici, floreali e urbani, che intrecciati generano nuovi sensi, acquisendo carattere monumentale, conferendo ritmo e movimento continuo. Questi codici colgono l’idea di dinamismo che il Messina ha reso con la scultura: la tensione anatomica dei corpi, di richiamo rinascimentale, il vibrante turbinio dei cavalli.
Al pianterreno si racconta Cemetery, edifici urbani e raccolte pop, mentre le sale superiori del museo vedono un altro protagonista importante: il corpo, in particolare il ritratto femminile, come quelli dedicati a Carla Fracci e Luciana Savignano. Studiato e amato dal Messina, viene qui rivisitato da Orticanoodles, che lo trasfigura attraverso linguaggi pop e richiami al mondo del tattoo old school, con una ricerca scultorea che pone molta attenzione all’uso del colore.
Vi abbiamo incuriositi? Allora non ci resta che aspettarvi in via San Sito 4/A, dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 17.30! Continuate a seguirci per interessanti novità!