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Keith Haring e Paolo Buggiani

Bentornati sul nostro Blog dedicato alla Street Art! Oggi vogliamo ripercorrere con voi le carriere del grande artista Paolo Buggiani e di Keith Haring ponendo particolare attenzione all’amicizia che stringono fra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta a New York.

Paolo Buggiani: biografia

Paolo Buggiani, artista fiorentino noto a livello internazionale per le sue installazioni di sculture di fuoco, muove i primi passi nel mondo dell’arte partecipando al primo Salone d’Estate nel 1955, a cui presero parte importanti esponenti dell’Avanguardia romana come Accardi, Burri, Capogrossi, Rotella e Uncini. Agli albori della sua carriera Buggiani realizza sculture effimere in movimento, installazioni con il fuoco, dipinti sulla realtà e si approccia all’Arte Indossabile.

L’artista di Castelfiorentino compie un primo viaggio nella Grande Mela negli anni Sessanta, ed è proprio durante la sua permanenza che incontra il padre della Pop Art: Andy Warhol.

La vera rivoluzione nella ricerca artistica del maestro toscano avviene però nel 1978 quando torna a New York per la seconda volta e comincia i suoi studi sui Rettili Meccanici e la Mitologia Urbana, entrando così a far parte del novero dei più grandi nomi della Street Art: Keith Haring, Richard Hambleton e Ken Hiratsuka.

Paolo Buggiani – Sculture di fuoco sull’acqua, Castello di S. Severa, 1985, Courtesy Alberto Griffi

Street Art a New York: Keith Haring

Alla fine degli anni Settanta New York stava assistendo alla proliferazione della Street Art: movimento artistico nato in maniera spontanea e illegale attraverso i graffiti che numerosi giovani originari dalla periferia realizzavano per le strade della metropoli e sui vagoni dei treni. Queste nuove generazioni provenienti dalle comunità marginali miravano a far sentire la propria voce all’interno della società, distaccandosi dal tradizionale sistema dell’arte.

Negli anni Ottanta con le sue opere Keith Haring è stato fra i primi esponenti della Street Art, insieme a Jean-Michel Basquiat, a portare le proprie creazioni nelle gallerie e nelle istituzioni museali. Il murale di Harlem “Crack is Wack”, la decorazione di 300 metri del Muro di Berlino in piena Guerra Fredda e l’ultimo intervento urbano prima della prematura morte realizzato a Pisa, “Tutto Mondo”, sono considerati i capolavori di Keith Haring. Opere caratterizzate da una comunicazione diretta, facilmente comprensibili e immediatamente riconoscibili da tutti grazie ai suoi iconici omini stilizzati. Haring ha utilizzato questi personaggi per trattare tematiche importanti degli anni ’80 – droga, guerra e omosessualità – al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica.

Keith Haring, Crack is wack, Harlem (New York), Foto di James Leynse/Corbis via Getty Images

Paolo Buggiani – Keith Haring: amicizia a New York

Ecco quindi spiegato il contesto all’interno del quale Buggiani e Haring si sono conosciuti, periodo in cui il panorama urbano incontrava quotidianamente la sperimentazione artistica. L’artista italiano intuisce fin da subito la genialità dello street artist Keith Haring e il valore delle sue creazioni, tant’è che tra il 1981 e il 1982 stacca dai muri e conserva una cinquantina di “Subway drawings”: le prime opere in gessetto che l’artista americano realizzava sulle affissioni nere che coprivano le pubblicità scadute. Paolo Buggiani ha dimostrato, ancora una volta, di possedere uno sguardo lungimirante quando nel 1984 ha immortalato Haring mentre lavorava sul Bowery Wall, famoso murale di Manhattan.

Con uno dei suoi disegni, Keith Haring ha lasciato una testimonianza della preziosa amicizia che lo legava a Paolo Buggiani. L’opera raffigurava un uomo con le ali e una dedica “For Paolo”.

Keith Haring, For Paolo, disegno, mostra MADE IN NEW YORK

Altro elemento evidente della loro amicizia si può notare nelle opere di Buggiani realizzate in quegli anni a New York che mostrano quanto l’arte di Haring abbia influenzato il suo stile: lavori sempre più effimeri creati nel panorama urbano e distanti dalle richieste del mercato, come per esempio l’opera Painting on snow. Ice Palace dipinta sulla neve durante l’inverno del ’79.

Paolo Buggiani e Keith Haring: mostra MADE IN NEW YORK

A Firenze nel 2017 Palazzo Medici Ricciardi, con il patrocinio del comune di Cervia,ha dedicato una retrospettiva allo street artist Paolo Buggiani e al suo rapporto con Keith Haring – MADE IN NEW YORK. KEITH HARING (Subway drawings) + Paolo Buggiani (& Friends). La vera origine della Street Arta cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli.La rassegna ha messo in evidenza il ruolo chiave giocato dal fiorentino Buggiani, il quale è stato fra i primi a intuire il potenziale delle opere di Keith Haring. La mostra è stata riproposta in seguito a Cervia nel 2022 presso il Magazzino del Sale.

Mostra MADE IN NEW YORK a Cervia, 2022, Credits Roberta Arcangeli

L’avete visitata?

Conoscevate questa incredibile amicizia? Se desiderate saperne di più sull’arte di Buggiani contattateci all’indirizzo wunderkammern@wunderkammern.net e sarà nostro piacere condividere con voi il catalogo con tutte le opere disponibili in galleria!

Ti lasciamo qui un’anteprima 😊