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D*Face: arte aPOPcalyptic

L’artista che vi presenteremo oggi è uno dei più grandi street artist di fama internazionale. Con il suo inconfondibile stile, D*Face è diventato famoso in tutto il mondo.

Dean Stockton, aka D*Face, nasce nella capitale britannica, ma il sogno americano tra lo skateboard, l’hip hop, il punk e la musica rock, lo accompagnerà in tutta la giovane età.

Influenzato dalla cultura dello skate e dei graffiti, inizia a studiare illustrazione, animazione e graphic design che hanno ispirato i suoi personaggi disfunzionali, rappresentati nelle sue opere. Inizialmente comincia invadendo le città di stickers con le figure caratteristiche della sua arte, successivamente inizia ad usare enormi tele dove unisce la cultura della street art e della pop art.

Con la sua particolare fusione di cultura pop e graffiti combinati con una vena ribelle e un’immaginazione ingegnosa, l’artista londinese D*Face è diventato famoso per le sue critiche culturali che danno origine al suo stile unico.

L’arte aPOPcalyptic

L’arte “aPOPcalyptic” è una miscela di “pop artunita alla fragilità della vita, l’artista infatti riflette in molte delle sue opere gli ideali del sogno americano e sulla nozione di “bene” che trionfa sul “male”. Mira a incoraggiare il pubblico non solo a “vedere”, ma a guardare ciò che lo circonda riflettendo anche sul fascino sempre più bizzarro per la celebrità, la fama e il consumismo. Nel suo ripensare e sovvertire l’immaginario popolare utilizza motivi iconici e figure culturali, tutte rielaborate.

Ispirato da pubblicità, film classici e fumetti, l’artista gioca su questa aspettativa di prevedibilità degli show televisivi deturpando e ricostruendo le immagini che pensiamo di conoscere e cercando di interrompere quel ciclo di nostalgia confortevole e conoscibile.

La tecnica artistica

La tecnica artistica di D*Face varia dall’utilizzo della pittura spray, stickers, posters e stencil. Il suo stile artistico prende ispirazione dall’imaginario della pop art con dei rimandi al lavoro di Andy Warhol e Roy Lichtenstein. In particolare, tra le opere, D*face, realizza le HPM. Le edizioni HPM (Hand Painted Multiple) sono a metà tra una stampa e una tela originale e sono realizzate esclusivamente in edizione limitata.

Così come per una tela, anche per le HPM la prima parte del processo è l’applicazione del colore dove l’artista sperimenta maggiore originalità; solo in un secondo momento si procede con la stampa su di essa.

Ogni opera è quasi un pezzo unico!

Piccola curiosità: D*face è molto legato all’artista Shepard Fairey, che gli ha mostrato le potenzialità della tecnica serigrafica per produrre adesivi in serie ed è stato d’ispirazione per la realizzazione dei poster che tutt’ora D*face realizza.

Conoscevate l’arte di D*face? Vi aspettiamo in galleria per venire a scoprire le opere ironiche e dissacranti dell’artista londinese 😊