Curato da Giuseppe Ottavianelli
Testo critico di Ilaria Goglia
Con i suoi interventi urbani che hanno coperto i muri delle città di tutto il mondo e sviluppando una sua inconfondibile estetica e tecnica, C215 è divenuto uno dei rappresentanti di maggior rilievo della scena della Street Art internazionale. Nel 2012, il Musée de La Poste a Parigi presenta le sue opere accanto a quelle di Bansky, Invader e Shepard Fairey nella mostra “Au-delà du Street art”.
Nato a Bondy nel 1973, Christian Guémy, dopo aver studiato economia, si laurea in Storia e Teoria dell’Architettura ed ottiene un dottorato di ricerca in Storia dell’Arte. Inizia la sua attività artistica nel 2005, sviluppando uno stile estremamente personale caratterizzato dall’utilizzo della tecnica dello stencil. Nel corso del tempo è passato dall’esclusivo uso del bianco e nero, al bicolore, fino ad arrivare all’attuale esplosione cromatica che contraddistingue le sue opere.
La sua ricerca, definita tanto storica e sociologica quanto artistica, rappresenta la creazione di un’arte fortemente contestuale, interconnessa al tessuto urbano e culturale del luogo in cui viene realizzata. Attraverso il ritratto ed il sapiente intreccio di linee, l’artista riesce a cogliere l’espressione più profonda dei suoi soggetti; ogni lineamento diventa traccia del vissuto di queste persone, generando emozione e comunicazione empatica in chi le guarda. Guémy rappresenta persone comuni nel loro aspetto più autentico, entrando nella umiltà e profondità del tessuto sociale. In questi aspetti si riscontra la sua forte passione verso l’opera di Caravaggio e l’influenza del romanticismo.
Nelle opere di Christian Guémy si ritrova quindi la fusione di differenti elementi artistici che orbitano attorno alla lettura delle emozione e la celebrazione della sensibilità. In occasione della sua mostra a romana “Mea culpa”, Guémy analizza in modo provocatorio il concetto dell’ammissione della colpa sostenendo la necessità, per l’uomo contemporaneo, di riflettere sul passato e di assumersi la responsabilità delle proprie azioni di fronte alla storia. Inoltre, rende omaggio ad uno degli artisti del passato a lui più cari: Caravaggio, evidenziando la potenza espressiva che ne caratterizza le rappresentazioni.
In occasione del vernissage è stato presentato il nuovo libro di Sabina de Gregori, “C215” (Ed. Castelvecchi). Con interventi di Jef Aerosol, Obey, Logan Hicks, Martha Cooper, Sten & Lex e Wooster Collective. L’artista è stato presente e ha firmato alcune copie del libro.
In anticipazione al vernissage, Guémy ha dipinto a Roma alcuni muri anche in collaborazione con NUfactory. L’evento è inoltre promosso dal Institut français – Centre Saint-Louis di Roma.