Civitacampomarano, un paesino del Molise con meno di 400 abitanti, è un luogo imperdibile per gli amanti della Street Art! Dal 2016 si tiene qui Cvtà Street Fest, il festival ideato dalla street artist Alice Pasquini che ogni anno porta artisti italiani e internazionali a lavorare nelle strade di Civitacampomarano. Street art e condivisione aiutano a tenere vivo questo borgo!
Tanti dei nostri artisti hanno partecipato a Cvtà Street Fest, scopriamo insieme i loro interventi 😊
Artista David de la Mano | Civitacampomarano
L’artista David de la Mano ha partecipato alla prima edizione del festival dipingendo sui muri della cittadina i suoi esili personaggi. Il suo intervento maggiore occupa un’intera facciata all’ingresso del paese e si intitola Exilio. Con il suo caratteristico uso del colore nero David de la Mano ci mostra figure di esuli che ricordano dei migranti.
Artista 2501 | Civitacampomarano
Nel 2018, per la terza edizione del festival, l’artista 2501 ha lasciato il proprio segno in questo straordinario borgo medievale. Ispirandosi ad un nido nel sottotetto del palazzo, ha creato Dorge Shugden, un murales che esplora la relazione fra positivo e negativo, cuore della sua ricerca negli ultimi anni.
Artista MP5 | Civitacampomarano
Alla terza edizione di Cvtà Street Fest ha partecipato anche l’artista MP5! Ilmurales che ha creato si intitola One Army e fa riferimento ai frequenti disastri geologici – le frane ad esempio – a cui va incontro Civitacampomarano. I suoi cittadini però resistono e non si arrendono, continuano a ricostruire e a progettare il futuro.
Artista Biancoshock | Civitacampomarano
L’artista Biancoshock è tornato ben due volte nel borgo molisano, la prima nel 2016, la seconda nel 2020.
Il suo primo intervento Web 0.0 consiste in una serie di installazioni che portano la connessione a Civitacampomarano. Biancoshock è stato colpito dall’assenza di Internet nel paesino e ha voluto mostrare ironicamente come i luoghi di incontro tradizionali svolgono le stesse funzioni dei social network.
Realizzare il secondo intervento è stato più complesso a causa del covid. L’artista non ha potuto recarsi a Civitacampomarano, ma è riuscito a progettare a distanza il lavoro insieme ai cittadini che l’hanno poi realizzato fisicamente. Questa volta lo spunto di partenza è stato il servizio pubblico, un pullman che continua a sostare nella piazza nonostante la fermata sia stata soppressa. La comunità, insieme al coordinamento dell’artista, ha ridisegnato la pensilina e creato una mappa emotiva della città.
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