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Pure Evil: Street Art e Hollywood

In occasione della mostra Pure Evil – Not my circus, not my monkeys nella sede di Wunderkammern a Milano, vi presenteremo un eclettico artista a metà tra la Street Art e la Pop Art, una vera icona dell’arte urbana ormai conosciuto da tutti sotto lo pseudonimo di Pure Evil.

L’artista inglese Charles Uzzell-Edwards, ha adottato il suo soprannome drammatico, Pure Evil, dopo aver sparato a un coniglio quando aveva dieci anni ed essersi sentito sopraffatto dal senso di colpa. Macabro e iperbolico, il soprannome dell’artista ha influenzato la sua estetica da allora, dai suoi primi coniglietti con tag graffiti alla sua tragica iconografia di celebrità, usa sempre la sua arte per riflettere l’oscurità del mondo contemporaneo.

Pure Evil: street artist

Nel 2015 lo street artist Pure Evil ha invaso le vie di Tor Pignattara a Roma con decine di coniglietti colorati ripetuti in modo quasi rituale come risultato dell’esperienza traumatica. I coniglietti, simbolo dell’artista, sono un invito a una riflessione sulla distruzione dei sogni e delle utopie. Le opere in strada hanno anticipato di qualche giorno la mostra indoor Echoes, inaugurata nella galleria Wunderkammern di Roma.

Pure Evil, Installation view di Echoes (2015), Wunderkammern, Roma

Ma la sua opera non è finita qui! Infatti, l’arte di Pure Evil è arrivata anche in pieno centro, perché l’artista è stato protagonista di sessioni di live painting in piazza Navona e sull’Isola Tiberina, in cui ha realizzato serigrafie davanti ai passanti.

Pure Evil: Nightmare series

Stencil, spray, inchiostro, marker e acrilico su tela sono invece le tecniche che utilizza nelle sue opere, in particolare nella famosa Nightmare series, in cui Pure Evil ritrae le popstar hollywoodiane in versione “dark“, segnate da una lacrima. E perché piangono? “È un’illustrazione della tristezza e dei dolori personali che tutti abbiamo sperimentato nelle relazioni in passato“.

Dalle icone femminili condannate, come Marilyn Monroe, Sharon Tate, sono ritratte con colori di stampa Pop, mentre un’unica, pesante lacrima (simbolo del marchio dell’artista) gocciola lungo le loro facce predestinate. Un commento sui mali della cultura delle celebrità e sulle brutali realtà del fandom e dell’adulazione, la Nightmare series, immediatamente riconoscibile, è ritornata in mostra proprio in occasione della mostra a Milano.

Pure Evil, Installation view di Not my circus, not my monkeys (2022), Wunderkammern, Milano

Scrivici a wunderkammern@wunderkammern.net se ancora non avete scoperto tutte le opere di Pure Evil e se siete curiosi di saperne di più!