Shepard Fairey (Obey) nasce nel 1970 a Charleston, in Carolina del Sud. Si fa conoscere nella scena artistica all’inizio degli anni Novanta con il nome OBEY GIANT e oggi è uno degli street artist più affermati a livello internazionale.
Shepard Fairey – Disobey!
Nel 1989, quando è ancora uno studente della Rhodes Island School of Design, idea la campagna di sticker “André the Giant has a posse” con cui tappezza le strade di Providence di adesivi che ritraggono il volto del wrestler francese André the Giant.
Da qui prende avvio il suo percorso artistico, che resterà sempre legato alla cultura hip hop e punk rock. Shepard Fairey condivide con gli skateboarder e i punk uno spirito ribelle e la volontà di non conformarsi alle convenzioni. Questa filosofia emerge anche attraverso le sue opere, con cui vuole provocare nello spettatore una risposta critica. La campagna, infatti, non ha un significato vero e proprio, ma lascia volutamente spazio alle interpretazioni. Fairey invita il pubblico a riflettere sul significato di libertà e sulla sua mancanza all’interno del rigido sistema della società contemporanea.
Shepard Fairey – opere e stile
Elaborando il design di adesivi, poster e matrici, Shepard sceglie di utilizzare una palette di colori minimalista, immediata ed efficace; con il suo linguaggio artistico vuole a creare delle immagini comprensibili a tutti. Se i richiami alla pop art sono evidenti nella composizione, i temi trattati sono molto diversi, Shepard infatti è solito affrontare questioni sociali e politiche che spaziano dal cambiamento climatico alla guerra e incoraggiano lo spettatore alla coscienza e all’impegno civile.
Un esempio dell’impegno politico di Shepard Fairey? “HOPE”, l’iconico ritratto di Barack Obama diventato simbolo della campagna presidenziale americana del 2008. Il volto di Obama firmato Shepard Fairey ha fatto il giro del mondo e ha consacrato definitivamente il successo dell’artista.
Shepard Fairey – mostre e progetti
Shepard Fairey a Boston: Supply and Demand
Nel 2009 Shepard è stato invitato a realizzare un solo show intitolato “Supply & Demand” all’Institute of Contemporary Art (ICA) di Boston, riproposto in seguito anche all’Andy Warhol Museum in Pittsburgh, Penn e al Cincinnati Contemporary Arts Center (CAC), Ohio, ottenendo un record di visite in tutti e tre i musei.
Shepard Fairey a Parigi: Earth Crisis Globe
Nel 2015, in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico (COP21) a Parigi, Fairey è stato il primo artista a installare un’opera tridimensionale sulla Torre Eiffel: “Earth Crisis Globe”. Lo stesso anno la fondazione HOCA a Hong Kong ha presentato una retrospettiva sulla sua carriera intitolata “Visual Disobedience”.
Shepard Fairey a Mosca: Force Majeure
Nel 2018 il Moscow Museum of Modern Art a Mosca ha dedicato a Shepard Fairey una grande mostra personale, con quasi quattrocento opere esposte. La mostra, intitolata “Force Majeure”, è stata la prima personale di Fairey in Russia.
Shepard Fairey a Roma: 3 Decades of Dissent
Nel 2019 Shepard Fairey ha deciso di celebrare i suoi trent’anni di carriera con una mostra che ha fatto il giro del mondo: “Facing the Giant: Three decades of dissent“. L’esposizione è una riflessione sulla sua carriera che evidenzia sia la continuità che l’evoluzione della sua arte. Ogni museo che l’ha ospitata ha proposto una versione unica della mostra, che è arrivata in Italia, alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Shepard Fairey – opere nello spazio pubblico e nelle collezioni
L’artista nel corso della sua carriera ha realizzato più di 100 opere murarie in Europa e in molti altri stati in tutto mondo, tra cui Canada, Stati Uniti, Russia, Sud Africa, Hong Kong. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di alcuni dei principali musei al mondo, tra cui il Victoria & Albert Museum (Londra), il San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA), lo Smithsonian National Portrait Gallery (Washington) e l’Institute of Contemporary Art (Boston).